Il territorio

La spiaggia di Kal'e Moru

a due passi da Solanas si trova la splendida Kal'e Moru, spiaggia che pur dotata di ogni comfort ha mantenuto intatto il suo fascino naturalistico. Il nome fa riferimento alle incursioni piratesche dal nordafrica che flagellarono le coste sarde fino al settecento

Lungo la strada panoramica che da Cagliari si snoda fino a Villasimius attraverso scorci panoramici di incomparabile bellezza, si incontrano spiagge dalla sabbia finissima circondate dalla lussureggiante macchia mediterranea. Una di queste, a pochi chilometri da Solanas, è Kal’e Moru: si tratta di un arenile formato da minuscoli grani dorati che sprofondano in un mare limpido e cristallino dove fare il bagno, più che un piacere, è un sogno.

La spiaggia, lunga circa tre chilometri, è in massima parte sabbiosa anche se non mancano alcuni tratti di scogli. A Kal’e Moru tira spesso un forte vento e questo attira surfisti da ogni parte della regione; inoltre, grazie al suo fondale basso e limpido, è estremamente adatta allo snorkeling. Dispone di numerosi servizi: bar, hotel, noleggio ombrelloni e sdraio, attrezzature per sport subacquei, accesso per i diversamente abili, noleggio pedalò e natanti.

Il suo nome significa "approdo del saraceno” ed è un riferimento alle sistematiche incursioni che per secoli flagellarono le coste di Sardegna. A compierle erano pirati provenienti dall’Africa settentrionale detti saraceni che in Sardegna sono conosciuti col termine di "mori”: da qui il toponimo "Kal’e Moru”. Nel Cinquecento questo fenomeno peggiorò a tal punto da spingere gli aragonesi, che allora governavano l’isola, a costruire un sistema di torri di avvistamento in modo da farsi trovare pronti in caso di invasione.

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